Commentario biblico del Nuovo Testamento: 1+2 Tessalonicesi commentati passo passo. Uno strumento utile, non solo per chi è impegnato nella predicazione, ma per tutti i credenti desiderosi di crescere nella conoscenza di Dio.
Il verbo greco tradotto con “verremo rapiti” (harpagesõmetha, che deriva da harpazõ, “rapire”) trasmette l’idea di una forza esercitata all’improvviso. In Matteo 11:12 esso rende l’azione violenta del “prendere a forza”. Si osservi che questo verbo ricorre anche in Giovanni 10:12,28,29, dove è tradotto allo stesso modo. Si veda, inoltre, 2 Corinzi 12:2,4, dove Paolo fu “rapito” ed Atti 8:39, dove fu Filippo ad essere “rapito”. In latino “rapire” è rapio, da cui deriva la parola “rapimento” che significa “essere portati via improvvisamente e con forza”. Questo sembra il termine appropriato per descrivere ciò che accadrà nel momento in cui Cristo ritornerà a prendere i Suoi. Il fatto che questo evento avverrà all’improvviso è concorde con quanto viene detto in 1 Corinzi 15:52, “in un momento, in un batter d’occhio, al suon dell’ultima tromba”. Sia i morti che quelli in vita, i quali hanno creduto in Cristo, saranno potentemente strappati dalla presa di Satana e liberati dalla maledizione e dall’ira del giorno del Signore descritto in 2 Tessalonicesi 1-2. La divina liberazione di Lot dal giudizio riversato su Sodoma e Gomorra è una illustrazione efficace di ciò che avverrà al Rapimento (Ge 19:12-25).
Commentario biblico del Nuovo Testamento: 1+2 Tessalonicesi commentati passo passo. Uno strumento utile, non solo per chi è impegnato nella predicazione, ma per tutti i credenti desiderosi di crescere nella conoscenza di Dio.
Sono disponibili i seguenti formati: pdf, ebook e formato cartaceo!
Wilson, Smith – 1 e 2 Tessalonicesi
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Commentario biblico del Nuovo Testamento: 1+2 Tessalonicesi commentati passo passo. Uno strumento utile, non solo per chi è impegnato nella predicazione, ma per tutti i credenti desiderosi di crescere nella conoscenza di Dio.
Descrizione
Commento tratto da 1 Tessalonicesi, capitolo 4
Il verbo greco tradotto con “verremo rapiti” (harpagesõmetha, che deriva da harpazõ, “rapire”) trasmette l’idea di una forza esercitata all’improvviso. In Matteo 11:12 esso rende l’azione violenta del “prendere a forza”. Si osservi che questo verbo ricorre anche in Giovanni 10:12,28,29, dove è tradotto allo stesso modo. Si veda, inoltre, 2 Corinzi 12:2,4, dove Paolo fu “rapito” ed Atti 8:39, dove fu Filippo ad essere “rapito”. In latino “rapire” è rapio, da cui deriva la parola “rapimento” che significa “essere portati via improvvisamente e con forza”. Questo sembra il termine appropriato per descrivere ciò che accadrà nel momento in cui Cristo ritornerà a prendere i Suoi. Il fatto che questo evento avverrà all’improvviso è concorde con quanto viene detto in 1 Corinzi 15:52, “in un momento, in un batter d’occhio, al suon dell’ultima tromba”. Sia i morti che quelli in vita, i quali hanno creduto in Cristo, saranno potentemente strappati dalla presa di Satana e liberati dalla maledizione e dall’ira del giorno del Signore descritto in 2 Tessalonicesi 1-2. La divina liberazione di Lot dal giudizio riversato su Sodoma e Gomorra è una illustrazione efficace di ciò che avverrà al Rapimento (Ge 19:12-25).
Commentario biblico del Nuovo Testamento: 1+2 Tessalonicesi commentati passo passo. Uno strumento utile, non solo per chi è impegnato nella predicazione, ma per tutti i credenti desiderosi di crescere nella conoscenza di Dio.
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T. E. Wilson, T. W. Smith
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