Descrizione
È sorprendente quante volte e soprattutto con quale chiarezza Gesù parlava del perdono e dei soggetti ad esso connessi.
Nel vangelo di Matteo leggiamo cinque lunghi discorsi di Gesù (cap. 5-7; cap. 10; cap. 13; cap. 18; cap. 23-25).
Egli affronta l’argomento del perdono in due di questi cinque brani: prima nel sermone sul monte (Mt 5 e 6) e poi al capitolo 18, dove Gesù dedica un discorso intero all’argomento.
Ora è importante mettere a confronto i due brani (Mt 5 e 6 con Mt 18) perché Gesù affronta il perdono da due punti di vista completamente diversi: nel sermone sul monte (Mt 5 e 6) egli parla della riconciliazione col fratello offeso dal punto di vista verticale (il dono che portiamo all’altare) e della preghiera, vale a dire del nostro rapporto con Dio.
In Matteo 18 invece Gesù vede l’argomento nell’ottica del rapporto orizzontale: il rapporto tra fratelli.
Detto in altre parole, nel sermone sul monte Gesù considera il perdono una necessità per ristabilire il rapporto verticale con Dio, mentre nel capitolo 18 il perdono diventa necessità per ristabilire i rapporti con i fratelli, la dimensione orizzontale.
Perdonare è difficile – chiedere perdono a qualcuno cui abbiamo fatto un torto o che abbiamo ferito, ci costa l’orgoglio. Forse per questa ragione Gesù mise il perdono al centro della vita cristiana. Siamo pronti a perdonare fino in fondo, come Cristo ci ha perdonati?
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